MUSIS

presidente
Prof. Luigi Campanella


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In mancanza di un Museo della scienza la richiesta di cultura scientifica, assai presente nella cittadinanza in particolare in quella più giovane, è stata soddisfatta con iniziative sostanzialmente basate sull'esistente sia nelle sue forme ufficiali (musei universitari, collezioni, laboratori di ricerca) che in quelle "sommerse" (scuole, associazioni culturali, mostre itineranti).

Si è così realizzata una rete museale diffusa che ha costituito una sorta di interfaccia col territorio nel settore della cultura scientifica.

Questa rete al di là del ruolo positivo che ha assunto per la sua capacità di surrogare, sia pure in parte un Museo della Scienza, ha però alcune valenze negative: duplicazione di servizi di assistenza e manutenzione, polverizzazione del progetto complessivo, difficoltà per la scarsezza di risorse a promuovere i suoi poli a siti museali di eccellenza, mancanza spesso di coordinamento, carenza di meccanismi informativi centralizzati verso il pubblico per l'elevato numero di iniziative anche contemporanee, difficoltà a mantenere elevati standard di qualità. Fatti valere gli aspetti positivi che giustificano la prosecuzione dell'esperimento multipolare sorge l'esigenza della nascita di una struttura centrale che possa garantire adeguato sviluppo ed assistenza ai poli più significativi, evitando al tempo stesso inutili e ingiustificati raddoppiamenti e ripetizioni, assicurare uno sportello cittadino per conoscere il quadro aggiornato delle iniziative e dei poli attivi ed assumere l'immagine importante di Polo Centrale del Museo della Scienza della città, senza però pregiudicare attività sorrette dall'impegno di addetti volontari, in particolare nelle scuole e caratterizzate da un articolato decentramento nelle varie zone di Roma.